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Pavimento pelvico

Attività fisica adattata

I benefici dell'attività fisica sono noti da tempo: anche nelle disfunzioni pelvi-perineali ne è stata dimostrata l'efficacia: l'AFA (Attività Fisica Adattata) appare un valido presidio nella prevenzione dell'ipomobilità che aveva determinato la condizione disabilitante.

 

 I rapporti tra muscolatura respiratoria, muscoli addominali e muscolatura del pavimento pelvico sono da tenere sempre in considerazione.

 

Un efficace reclutamento della componente muscolare del pavimento pelvico ne determina la contrazione e ne provoca la risalita, con incremento della pressione di chiusura uretrale, stabilizzazione dei rapporti anatomici fra strutture di sostegno e organi endopelvici e resistenza alla discesa e alla protrusione di questi ultimi, in particolar modo in seguito ad aumenti della pressione intraddominale.

 

Le teorie che sottolineano l'importanza del reclutamento della muscolatura del pavimento pelvico nella prevenzione e nel trattamento dell'incontinenza urinaria femminile si basano su tre presupposti:

  • capacità di contrarre preventivamente il pavimento pelvico rispetto agli aumenti di pressione intraddominale, come nel caso del colpo di tosse;
  • efficace reclutamento massimale in funzione della risposta motoria automatica agli aumenti di pressione intraddominale (muscoli più forti equivalgono a muscoli che funzionano meglio);
  • efficace reclutamento sinergico con la muscolatura addominale.

 

Primo passo fondamentale è che la persona abbia consapevolezza dei propri organi pelvici e prenda coscienza del reclutamento muscolare del pavimento pelvico (l'utilizzo di tavole e modelli anatomici può essere d'aiuto fin dalle fasi iniziali).

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