I benefici dell'attività fisica sono noti da tempo: anche nelle disfunzioni pelvi-perineali ne è stata dimostrata l'efficacia: l'AFA (Attività Fisica Adattata) appare un valido presidio nella prevenzione dell'ipomobilità che aveva determinato la condizione disabilitante.
I rapporti tra muscolatura respiratoria, muscoli addominali e muscolatura del pavimento pelvico sono da tenere sempre in considerazione.
Un efficace reclutamento della componente muscolare del pavimento pelvico ne determina la contrazione e ne provoca la risalita, con incremento della pressione di chiusura uretrale, stabilizzazione dei rapporti anatomici fra strutture di sostegno e organi endopelvici e resistenza alla discesa e alla protrusione di questi ultimi, in particolar modo in seguito ad aumenti della pressione intraddominale.
Le teorie che sottolineano l'importanza del reclutamento della muscolatura del pavimento pelvico nella prevenzione e nel trattamento dell'incontinenza urinaria femminile si basano su tre presupposti:
Primo passo fondamentale è che la persona abbia consapevolezza dei propri organi pelvici e prenda coscienza del reclutamento muscolare del pavimento pelvico (l'utilizzo di tavole e modelli anatomici può essere d'aiuto fin dalle fasi iniziali).